Sogno incubato: come promuovere il mio business

Piccola premessa: utilizzo il metodo DreamPowerment non solo per trovare idee geniali (chi è che sta sghignazzando, laggiù?) per i miei clienti – mi occupo di consulenza direzionale per le aziende da oltre 15 anni – ma anche nella mia vita privata.

Una delle domande su cui applico più spesso la tecnica di incubazione dei sogni riguarda il “come comportarmi con la data persona?”, quindi per ricercare suggerimenti di tipo comportamentale, o di problem solving spiccio; una volta ho persino incubato un sogno su come tagliarmi i capelli!

Ma ora voglio parlarVI (ebbasta con questo dare del “tu” al lettore – a meno che tu non sia l’unico gonzo a leggere queste perle!) di un sogno incubato sul mio personale business di DreamPowerment. La domanda che ho posto al mio prezioso motore onirico riguardava proprio questo: “come proporre al meglio questa ‘cosa’ di DreamPowerment?”

Sapete, viviamo in un’era in cui nessuno dedica attenzione ai propri sogni, figuriamoci a chi possa interessare un servizio così all’avanguardia (se sento ancora qualcuno ridere ghe dò un pugno!) come quello dell’incubazione onirica per sviluppare la creatività in azienda. Capite quindi che il “come” proporre questo servizio non è affatto banale.

Ecco quindi il sogno rivelatore…

Il sogno incubato: come promuovere il mio business?

Sono in un open space pieno di ragazzi giovani; si stanno avvicinando ad una scrivania, richiamati dal loro Boss. Probabilmente gli doveva assegnare dei compiti, erano tutti molto indaffarati e scattanti.

Realizzo che sono all’interno di una casa discografica! Mi avvicino al loro boss e inizio a parlargli del metodo DreamPowerment, ma lui si alza e si incammina verso un ascensore. Io continuo a parlargli mentre lui si allontana.

Cosa ho imparato dal sogno

Come vedete, l’incubazione onirica, quando effettuata con attenzione e precisione, non ti fa fare un sogno generico, ma uno perfettamente attinente al quesito posto; altre volte il sogno appare più metaforico, ma l’insegnamento può comunque diventare lampante dopo averci lavorato sopra in modo creativo (leggi ad esempio il sogno di Marco, neo-imprenditore, cliccando qui).

Al risveglio, avevo già una prima risposta: dovevo proporre questa cosa proprio ad un discografico! Quale miglior profilo di uno che con la creatività ci lavora e che può apprezzare l’apparente ‘stravaganza’ di questo metodo? Scartabellando tra i miei contatti facebook, ecco che ritrovo un mio caro amico discografico che non sentivo più da anni.

L’intuizione successiva è stata: perchè non crearmi alcune case histories di esempi applicati del metodo, rivolgendomi a professionisti, creativi e manager, proponendogli gratuitamente il metodo? Sono proprio alcune delle case histories che ho riportato nella sezione del sito “Esempi pratici“. Non troverete il sogno del discografico e di altri importanti testimonial per motivi di privacy: lavorando con i sogni è inevitabile che emergano riferimenti sensibili e privati; raccogliere queste testimonianze è per me stato comunque molto utile nel capire che il metodo funziona.

Ma tornando al sogno, ecco un altro insegnamento!

L’ascensore, abbinato alla fretta dei personaggi del sogno, mi ha fatto pensare alla necessità di strutturare un “Elevator pitch”. Il punto debole della mia proposta infatti è che è mooooolto difficile da presentare e spiegare. Ho quindi creato un testo di engagement molto sintetico per incuriosire l’amico discografico, focalizzandomi sui benefici, e rimandando ad una seconda email la spiegazione di tutte le caratteristiche del metodo.

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.